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Come creare un brand di successo per uno Studio Pilates

Come creare un brand di successo per uno Studio Pilates

di Balanced Body

Aprire uno Studio Pilates richiede molte decisioni: scegliere la location, acquistare l’attrezzatura giusta, definire i servizi da offrire. Ma prima di tutto questo, c’è un passaggio cruciale che viene molto spesso sottovalutato: la definizione del branding.

Il branding è l’insieme di elementi che definiscono l’identità di un’attività e la rendono riconoscibile e unica agli occhi dei clienti. Non si tratta solo del logo, lo slogan o la palette cromatica, ma di una strategia complessa che racchiude i valori, la missione e la visione dello Studio, nonché il modo in cui questi vengono comunicati.

Perché è importante il branding per uno Studio Pilates

Come riportato nell’articolo Tendenze Pilates 2024, negli ultimi anni, il numero di Studi Pilates è in costante aumento, seguendo una tendenza che riflette l’interesse crescente per il benessere fisico e mentale.

Tuttavia, molti di questi Studi finiscono per assomigliarsi, proponendo servizi che risultano spesso indistinguibili tra loro. Tra le tante strategie per uno Studio Pilates di successo, il branding rappresenta l’elemento chiave per distinguersi tra la concorrenza.

Un branding ben definito, infatti, consente di:

  • Evidenziare ciò che rende speciale lo Studio
    Che si tratti di un approccio unico, di tecniche specifiche o di un’attenzione particolare al cliente, un brand chiaro e coerente valorizza e comunica questi elementi distintivi.
  • Creare una connessione emotiva con i clienti
    Quando i valori e la filosofia dello Studio sono chiari, i clienti possono identificarsi e sentirsi parte di una comunità.
  • Ispirare fiducia e professionalità
    La coerenza del brand, sia negli elementi visivi che nella comunicazione, trasmette attenzione ai dettagli e serietà. Una forte identità visiva e comunicativa costruisce una reputazione solida e affidabile.
  • Facilitare le strategie di marketing
    Un brand ben strutturato permette di pianificare ogni iniziativa di marketing con maggiore chiarezza ed efficacia, assicurando che tutte le comunicazioni siano allineate all’identità di marca.
  • Aumentare il valore percepito dello Studio
    Un brand curato e professionale eleva l’immagine dello Studio, posizionandolo come una scelta di qualità. Questo permette di distinguersi non solo per il servizio offerto, ma anche per l’esperienza complessiva percepita dai clienti.

Il branding per uno studio di Pilates comincia dal nome: come fare a distinguersi? L’abbiamo chiesto a Laura Lucchino, un’imprenditrice che ha fondato a Cuneo il suo centro di Pilates, dandogli un nome davvero originale.

Boulegàn è lo studio Pilates pensato e creato da Laura, ex atleta agonista di ginnastica ritmica. Si trova nel centro storico di Cuneo all’interno di un palazzo storico finemente ristrutturato, un ambiente affascinante che riporta indietro nel tempo. Laura con grande passione ed entusiasmo ci racconta la sua storia, il suo amore per il Pilates e la preziosa attività che ogni giorno svolge nel suo Studio.

“Mi sono avvicinata al Pilates nel 2007 e, dopo aver lavorato tre anni come dipendente in uno studio, ho deciso di fondare il mio, ed ecco che è nato Boulegàn. Questo nome deriva da Boulega, un lento ballo ritmico provenzale, il cui significato è ‘muoviamoci insieme’. Un po’ come nella ginnastica ritmica, anche nel Pilates le linee pulite del movimento sono molto importanti, solo così possiamo acquisire maggiore consapevolezza del nostro corpo”, racconta Laura.

Il nome dev’essere evocativo e significativo allo stesso tempo, e non solo: dev’essere facile da pronunciare e da ricordare. Il nome è uno dei componenti dell’identità del brand, quali sono gli altri e come definirli? Vediamolo insieme.

Come definire l’identità di uno Studio Pilates

Perché è importante il branding per uno Studio Pilates

Definire l’identità di uno Studio Pilates richiede un’analisi approfondita di ciò che si desidera comunicare e offrire ai clienti. Questa identità sarà la base del branding e guiderà ogni decisione futura.

Ecco alcune domande fondamentali che possono aiutare a delineare un branding chiaro e coerente:

  • Chi siamo?
    Qual è la storia dello Studio e cosa rappresenta? Quali esperienze o competenze lo rendono speciale?
  • Cosa offriamo?
    Quali servizi o approcci distintivi caratterizzano l’offerta? È uno Studio specializzato in lezioni individuali, di gruppo o in tecniche particolari?
  • A chi ci rivolgiamo?
    Chi è il pubblico ideale? Principianti, atleti, persone in riabilitazione, o chi cerca un approccio olistico al benessere?
  • Perché i clienti dovrebbero sceglierci?
    Cosa differenzia lo Studio rispetto alla concorrenza? Quali sono i punti di forza e le caratteristiche che lo rendono unico?

Rispondere non è semplice, ma bisogna fare questo genere di analisi per avviare l’investimento con le giuste consapevolezze. A queste domande ha provato a rispondere anche Laura Lucchino, un’imprenditrice che – come te – ha desiderato aprire il proprio studio e ha deciso di dargli un certo carattere. L’abbiamo intervistata per capire in che modo ha risposto alle domande fondamentali che abbiamo elencato nelle righe precedenti di questo articolo.

Ogni studio Pilates ha le sue particolarità, le sue caratteristiche, cosa ci racconti del tuo?

“In mente avevo l’idea di creare uno studio che fosse prima di tutto accogliente. Desideravo un luogo dove le persone potessero recarsi per prendersi una pausa e trovare il modo di dedicarsi alla cura di sé. E così è stato.”, prosegue Laura.

“Boulegàn si trova al piano terra dello stabile e vi si accede attraverso un atrio privato nel quale ho voluto creare un piccolo salottino, posizionando un divano e delle poltrone e lasciando sempre a disposizione dei miei allievi delle tisane. Nella prima sala ci sono gli spogliatoi con bagni e docce, un’area caratterizzata da pareti con mattoni a vista originali.

Segue una seconda sala con pavimento e soffitto in legno, dove sono posizionati gli attrezzi Balanced Body, tutti in legno: ci sono due Cadillac, quattro Reformer e delle Barrel. L’ambiente è reso molto luminoso dalle due grandi vetrate ad arco che affacciano sul cortile. Ho conosciuto i prodotti Balanced Body durante lo studio prima e il tirocinio poi, mi hanno colpita perché sono solidi e realizzati con materiali di qualità. Nel tempo ho sempre mantenuto le stesse macchine e oggi, dopo 11 anni, posso dire che sono ancora perfette.
Infine, c’è una terza sala che dedico al Matwork, con un meraviglioso affresco sul soffitto e solo qualche attrezzo a muro, che ho deciso di lasciare completamente libera.”
Lo staff dello Studio è composto da Laura e altre due collaboratrici, Alessia Donadon e Giulia De Maria, tutte e tre laureate in Scienze Motorie e formate presso la scuola di Pilates CovaTech.

Laura sta seguendo anche un percorso Balanced Body, e aggiunge: “La formazione del nostro staff è continua durante tutto l’anno. Svolgiamo un lavoro specifico su ogni persona anche quando il lavoro è in gruppo. Il nostro obiettivo è infatti quello di focalizzarci sul singolo cercando di individuare e sciogliere eventuali nodi in modo da costruire insieme al cliente un percorso di lavoro che ristrutturi il suo corpo”.

I macchinari Balanced Body sono molti, ce n’è uno al quale sei particolarmente legata?

“Il macchinario che preferisco e al quale non rinuncerei mai è la Chair perchè è divertente e versatile. Il suo utilizzo però non è semplice per gli allievi e gli esercizi sono faticosi. La Chair però permette loro di capire molte cose relative al proprio corpo.”, spiega Laura. “La cosa buffa è che inizialmente gli allievi pensano al Pilates come ad una disciplina poco dinamica e quasi noiosa. Poi invece, praticandolo, si accorgono che non è così: durante la lezione sudano e il loro battito cardiaco aumenta, allora si ricredono e, spesso, si appassionano!”

Uno spazio suggestivo, macchinari selezionati, formazione continua e programmi di Pilates personalizzati: ecco gli ingredienti del brand di Laura. Chiari, definiti e coerenti con la sua filosofia.

  • Missione: dichiarazione di ciò che fa lo Studio e come lo fa.
  • Promessa: impegno che viene fatto nei confronti dei clienti. È ciò che lo Studio garantisce di offrire ogni volta che qualcuno usufruisce dei suoi servizi.
  • Valori: i principi guida che ispirano le scelte e i comportamenti dello Studio.
  • Visione: l’obiettivo a lungo termine dello Studio e l’impatto che si desidera avere sui clienti e sulla comunità.

Questi elementi saranno la bussola per tutte le future strategie di comunicazione e marketing, garantendo uno Studio Pilates autentico, coerente e riconoscibile.
Ma un brand, oltre a nome e valori, deve anche avere un “corredo visivo” per essere riconoscibile. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Creazione degli elementi visivi per uno Studio Pilates

Creazione degli elementi visivi per uno Studio Pilates

Gli elementi visivi sono la prima cosa che i clienti notano e giocano un ruolo fondamentale nel creare una connessione immediata con lo Studio. Un’identità visiva ben progettata trasmette professionalità, coerenza e personalità, contribuendo a rendere il brand facilmente riconoscibile e memorabile.

Il logo è il simbolo principale dello Studio e deve riflettere la sua essenza. Un buon logo dovrebbe essere semplice, pulito e facilmente riconoscibile. Può includere elementi che richiamano l’equilibrio, la flessibilità o il movimento, valori chiave della disciplina del Pilates. Anche la scelta dei colori deve essere in linea con il messaggio e le emozioni che lo Studio vuole trasmettere. Per esempio:

  • Colori rilassanti come tonalità di verde, blu o lilla possono evocare calma, equilibrio e serenità.
  • Colori più energici come arancione, giallo o rosso possono richiamare vitalità e dinamismo.

Ogni elemento visivo, dalle immagini utilizzate al font scelto, deve essere coerente con l’identità del brand per costruire una comunicazione armoniosa e distintiva.

Definizione del tono di voce: come comunica lo Studio Pilates

Il tono di voce è il modo in cui lo Studio Pilates si esprime nei testi, nelle comunicazioni e nelle interazioni con i clienti. Definire un tono di voce chiaro e coerente aiuta a stabilire un’identità precisa e a creare una connessione autentica con il pubblico. Questo tono deve riflettere i valori del brand e adattarsi alle esigenze dei clienti.

A seconda della personalità dello Studio, il tono di voce può essere:

  • Accogliente e rassicurante: ideale per uno Studio Pilates che punta al benessere psicofisico, alla cura della persona e all’attenzione ai dettagli.
  • Motivante ed energico: perfetto per uno Studio che si concentra sulla performance fisica e sulla forza.
  • Professionale e informativo: adatto a uno Studio specializzato in riabilitazione o a una clientela che cerca un approccio tecnico e preciso.

Per essere efficace, il tono di voce deve essere mantenuto coerente su tutti i canali di comunicazione, come il sito web, i social media, le email e i materiali promozionali. Ma non solo: questa coerenza deve riflettersi anche nelle interazioni dirette, come le comunicazioni tra gli istruttori e i clienti durante le lezioni o nelle conversazioni in Studio.

Una comunicazione coerente in tutte le forme rafforza l’identità del brand, costruisce fiducia e offre ai clienti un’esperienza autentica e memorabile.

Abbiamo visto come il nome, l’identità visiva di logo e colori e il tono di voce siano gli elementi imprescindibili per creare l’identità di un brand. C’è un ultimo fattore determinante per aprire uno studio di Pilates di successo: mantenere sempre la volontà di migliorarsi, come nel caso di Laura, che ha aperto il suo studio di Pilates a Cuneo. Ma lasciamo che te lo racconti lei, con le sue parole.

Hai dato vita a una realtà molto interessante, credi ci sia ancora qualcosa che manca e che intendi fare in futuro?

Manca la segreteria, vorrei migliorare l’accoglienza e i tempi tra una lezione e l’altra per poter dedicare più tempo ai miei ospiti, ma purtroppo so che non sarà semplice, il tempo stringe sempre!”, dice Laura.

Lo Studio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato su appuntamento. “Per me porre attenzione alle piccole cose, al particolare, sia fisico che umano è basilare. Anzi, diciamo che la cura del dettaglio è il mio metodo di lavoro: proprio per questo lavoro con piccoli gruppi, massimo cinque persone sugli attrezzi e otto nei corsi di Matwork.

La soddisfazione più grande è quando noto che le persone (l’età media è di quarant’anni), frequentando i corsi di Pilates, iniziano a stare meglio e si genera in loro un circuito che li spinge a stare sempre meglio, migliorando così la loro vita e di conseguenza anche quella di chi sta loro intorno.

Durante le mie lezioni richiedo e ricerco corpi collegati a teste tranquille e rilassate: concentrazione, silenzio ed impegno sono elementi fondamentali per riuscire ad ascoltare il proprio corpo e svolgere un lavoro costruttivo. I benefici non tardano mai ad arrivare e la soddisfazione è garantita sia per i corsisti che per me.”

Questo è lo spirito che ti auguriamo di coltivare lungo il percorso! Dall’avvio dell’attività al suo consolidamento negli anni. E ora vogliamo condividere con te, in conclusione dell’articolo, la parte finale della testimonianza di Laura.

Una storia di soddisfazione professionale che un domani può essere la tua 

Laura, c’è un caso che ti ha dato particolare soddisfazione e che ti va di raccontare?

“I percorsi fatti con i miei allievi sono tantissimi così come le soddisfazioni. Vi racconto la storia di Andreas Seppi, un tennista professionista che purtroppo subì un grave infortunio.”, dice Laura. “Il lavoro con lui fu intenso e per due anni e mezzo abbiamo dedicato anche sette ore al giorno al Pilates! È servito un grande impegno, ma i progressi sono stati notevoli fino al raggiungimento del recupero completo. Un medico di Verona, che ha seguito Seppi, mi ha chiamata per farmi i complimenti per l’ottimo lavoro svolto. Oggi Andreas è di nuovo in campo e può giocare: per me la soddisfazione è enorme! 

C’è una citazione che mi piace molto e che definisce la mia filosofia di lavoro: ‘Non è importante ciò che stai facendo, ma come lo fai’, conclude Laura.

E ora in bocca al lupo a te! Siamo certi che troverai l’identità del tuo brand!

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