di Jordan Beinhorn
Noi, come attività di servizi, basiamo i nostri rapporti di lavoro sul contatto personale. Il modo in cui ci interfacciamo con i clienti è correlato direttamente alla nostra connessione energetica con loro e come questa connessione ci aiuti a leggerli e a capire di cosa hanno bisogno i loro corpi.
Un sottoprodotto dell’attuale era digitale è la possibilità di lavorare a distanza, che ha completamente cambiato il modo in cui interagiamo tra noi e con i nostri clienti. Dall’insorgere della pandemia COVID19 – e le conseguenti complicazioni nel lavorare nelle immediate vicinanze di altre persone – l’insegnamento online è velocemente passato da valida alternativa a nuova normalità, alterando irrevocabilmente il modo in cui ci relazioniamo con le persone a cui insegniamo.
Mentre questa modalità offre enormi vantaggi (per esempio, essere in grado di insegnare a più studenti e studiare con insegnanti provenienti da ogni angolo del mondo senza uscire di casa), solleva anche questioni pertinenti, tra cui, come si insegna senza essere in presenza fisica di un cliente, oppure non essere in grado di toccare un cliente può influenzare negativamente l’abilità dell’insegnante di fare il suo lavoro quando mostra un esercizio?
La mia esperienza personale è che attraverso la combinazione di creatività, pratica e consapevolezza, mi sento a mio agio ad insegnare da remoto e sono in grado di insegnare come quando lavoravo di persona nel mio Studio. Per esempio, riconoscendo l’importanza del tocco fisico (e l’attuale incapacità di fornirlo), ora spiego ai miei clienti dove metterei le mani o uso dei piccoli attrezzi per incoraggiare una connessione.
Questa è una soluzione creativa per un problema comune. Sono anche attenta a mantenere quella connessione energetica menzionata prima, su cui faccio affidamento per interfacciarmi e leggere i miei clienti, specialmente quando lavoro con loro a distanza.
Per mantenere questa connessione e attingere a ciò di cui i miei clienti hanno bisogno di momento in momento, faccio uno sforzo per essere sensibile ai miei sentimenti e pensieri. Ciò è facilitato da una combinazione di meditazione, respirazione ed esercizi di grounding, prima di insegnare. La meditazione e il respiro mi aiutano a concentrarmi più profondamente, per essere presente e connettermi con i miei clienti.
Concentrarsi su se stessi, darà un senso di iperconsapevolezza e ipersensibilità. Tuttavia, la concentrazione senza radicamento può a volte far sì che una persona sia così presa dai propri sentimenti ed emozioni, che può iniziare a mettere in discussione, o addirittura mettere in dubbio, ciò che sta condividendo con un cliente/studente.
Questo è il motivo per cui è anche utile essere consapevolmente radicati – non solo nel senso dei suddetti esercizi di grounding – ma sentirsi radicati in chi si è. Questa consapevolezza include la propria base di conoscenze, la loro efficacia come insegnanti (che naturalmente si riflette su di loro attraverso i vari successi e trionfi dei loro studenti), ecc.
La stabilità derivante dal radicarsi nelle proprie competenze, esperienze, ecc. è un fondamento su cui si ingrandisce l’attenzione, si rivela il suo vero potere e si ristabilisce l’equilibrio, sia dell’insegnante che dei suoi insegnamenti.
BIOGRAFIA

Jordan Beinhorn
Titolare Pilates on Traction
Jordan inizia la sua carriera nel Pilates a 17 anni, mentre consegue il suo BFA in danza presso la Point Park University di Pittsburgh, PA. Nel 2016 Jordan ha aperto Pilates on Traction, l’unico studio di Pilates classico nel famoso Arts District di Downtown Los Angeles. Con la nascita di suo figlio Marius nel 2018, Jordan ha trasferito la sua attività online, continuando ad insegnare mentre cresceva Marius in Colorado, dove si era recentemente trasferita. A Novembre 2020 è stata invitata ad insegnare alla conferenza di Pilates classico, Return To Life in Brasile, poi sospesa per la pandemia globale del COVID19.