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E’ un mondo di uomini… anzi, no

E’ un mondo di uomini… anzi, no

di Pete Pallai

Ok, bene, ho la tua attenzione! “Muscle Mary” era il termine scherzoso con cui mi chiamavano nei miei momenti migliori. Uomini grossi, gran pesi, un sacco di testosterone. Forse anche una spolverata di ego e vanità? Probabilmente un pochino.

Solo dopo 20 anni di rugby e 10 anni di bob, mi sono imbattuto nel Pilates. Chi l’avrebbe mai pensato? Non io, di certo.

In effetti, ho frequentato per 9 anni una ballerina che diceva sempre “vado a lezione di Pilates”. Io pensavo: “Roba da donne, danza e addominali” (Piuttosto sprezzante e, a posteriori, a torto). Si, questo era il mio stereotipo, da uomo! Inutile dirlo, meglio tardi che mai! (Ora sono illuminato.) 

Così mi sono spostato, senza collo e come se fossi appena sceso da cavallo dopo un lungo viaggio, dalla palestra allo Studio Pilates della porta accanto.

Che roba è? Macchinari strani, cavi, cinghie, molle… è roba sado-maso o l’Inquisizione Spagnola tornata a strapparci un arto dopo l’altro? Jill, l’istruttrice (che ha molte responsabilità!), sfidandomi mi ha invitato a provarlo. Tutto convinto, sogghignando per quelle molle insignificanti, mi sono avvicinato e ho fatto il mio primo allenamento completo… di 5 minuti!

Sì, è bastato questo per ridurmi ad un rottame piagnucoloso e tremante! Ed è bastato per farmi appassionare!

Era di nuovo quella sensazione virile, sentire il bruciore, arrivare a sudare, replicare gli effetti del duro lavoro in palestra e mi sono convinto! Poi le risate e come se niente fosse, Jill ha detto: “Dovresti pensare di fare un corso e insegnare”.

Ilarità! Risate a crepapelle! E’ una comica o… aspetta, mi sta prendendo in giro? Ancora oggi non ho idea di cosa abbia visto in me o che cosa stesse pensando e non sapevo che avrei abboccato come un  pesce. Forse lei era solo in anticipo nel portare noi uomini ritardatari in uno Studio di Pilates.

La rivelazione è stata che anche gli uomini adulti piangono. E l’effetto “se solo”. Se solo lo avessi provato prima, quanto ne avrei beneficiato. Non solo come  riabilitazione, ma anche per i grandi vantaggi come strumento di prevenzione. Non è un caso che i campioni del mondo di rugby All Blacks siano così forti e statisticamente meno soggetti ad infortuni. E’ da un po’ che “giocano” a Pilates. Così come un gran numero di giocatori della NFL e della NBL.

Allora perchè ci vuole così tanto perchè l’uomo medio o uno sportivo amatore  raccolgano il guanto di sfida? Mi è sempre stato difficile capire questo aspetto, ma non posso e non devo giudicare, perchè anch’io ero nel gruppo. E ora sono un uomo in un gioco dominato dalle donne.

In qualità di Master Instructor Balanced Body (che orgoglio!), inizio la prossima tappa del mio viaggio, portando con me il MOTR. Un attrezzo che trascende splendidamente il mondo del Pilates nell’ambito del personal training, del rinforzo e allenamento. Il che potrebbe attirare persone come il vecchio me!

Ed è qui che è iniziato il mio viaggio in questo mondo. Ding, ding, fine del primo round! Altro sulla mia storia come atleta olimpico, il mio viaggio nel Pilates, suggerimenti e trucchi nel mio prossimo pezzo.

BIOGRAFIA

Pete Palai

Atleta Olimpico (slittino)

Pete Pallai è stato due volte atleta Olimpico (slittino), Balanced Body Master Instructor, ambasciatore di Lululemon e proprietario dello studio myPilateslondon. Seguilo su Instagram @mypilateslondon

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